Brescia, 30 ottobre – Saper eccellere anche in una stagione stravolta dall’emergenza sanitaria. È ciò che hanno fatto i ragazzi dell’Handbike Active Team La Leonessa, capaci di sfruttare le poche gare a disposizione in questo 2020 per confermarsi fra le primissime società del panorama nazionale. Merito di mesi nei quali gli allenamenti hanno spesso cambiato la modalità – dall’aperto a dentro casa, grazie all’utilizzo dei rulli – ma di certo non l’intensità, che ha prodotto poi una lunga serie di risultati. Lo scorso fine settimana a Reggio Emilia, in una gara promozionale di regolarità, hanno chiuso al primo posto di categoria Ivano Marangoni (Mh4), Mirko De Cortes (Mh5) e Jenny Cottali (Wh3), e al secondo Alessio Scutteri (Mh4) e Simona Canipari (Wh1). Nel 2° Trofeo Fonteviva – Città di Massa Carrara, sono arrivate addirittura quattro vittorie in un giorno, con Francesca Porcellato (Wh3), Simona Canipari, Cristian Giagnoni (Mh4) e Omar Rizzato (Mh2), più il quarto posto di Mirko Testa fra gli Mh3. Nel “Trofeo Città di Petrignano d’Assisi”, hanno ottenuto ottimi risultati Mirko Testa e Ivano Marangoni, entrambi secondi, e il quinto classificato Claudio Zana (Mh4). Mentre ha vinto di nuovo la leggenda dello sport paralimpico Francesca Porcellato, punta di diamante del team Active. Per il 2020, Francesca puntava ai Giochi Paralimpici di Tokyo, con le due medaglie di bronzo di Rio 2016 da confermare o migliorare, invece si è dovuta accontentare di due vittorie a livello nazionale, ma non ha mai mollato la presa. “Ho continuato ad allenarmi come se le Olimpiadi fossero vicine – spiega la 50enne veneta – così da non ridurre l’intensità del lavoro. Le ultime gare sono la prova che è stata la scelta giusta: ho vinto, ho avuto ottime sensazioni e i dati raccolti sono confortanti. Significa che sono sulla strada giusta in vista di Tokyo 2021. Sperando che tutto possa tornare in fretta alla normalità”.
La stagione di Francesca si è chiusa col ritiro della Nazionale a Pineto, in provincia di Teramo, per il quale è stato convocato anche Mirko Testa, uno degli ultimi arrivati in Active Sport. A poco più di due anni dall’incidente che l’ha obbligato sulla sedia a rotelle, il 23enne bergamasco è già entrato nel giro tricolore, e promette grandi cose per il futuro. “La convocazione in nazionale – spiega – è stata un vero onore. Devo molto ad Active Sport: li ho conosciuti durante la riabilitazione alla Casa di Cura Domus Salutis di Brescia, quando come parte della terapia mi è stato proposto l’avvicinamento allo sport. Il tennis non faceva per me, mentre con l’handbike ha funzionato subito. Negli ultimi due anni sono migliorato tanto, ma all’inizio è semplice crescere. Il bello viene ora: lavoriamo ogni giorno per fare sempre meglio, con l’obiettivo di conquistare un posto alle Paralimpiadi di Parigi 2024”. Il tutto per la gioia del capitano Sergio Balduchelli, che ama stare dietro le quinte ma nei successi del team ha parecchi meriti, così come li hanno Francesca Porcellato e suo marito (e preparatore atletico) Dino Farinazzo, che mettono a disposizione dei compagni la loro enorme esperienza. “Anche in un’annata così sfortunata – dice il 60enne bresciano – abbiamo fatto il massimo. Al termine del lockdown abbiamo immediatamente ripreso ad allenarci all’aperto, a svolgere i test e a programmare la stagione. I risultati delle poche gare disputate ci danno ragione”. Oggi il team conta su 32 atleti, ben 6 dei quali arruolati grazie al progetto Sport Therapy in collaborazione con la Domus Salutis. Un vero successo, anche se capitan Balduchelli non si accontenta. “Si può fare ancora di più. In questo momento la situazione non ci permette di lavorare come vorremmo, ma ci auguriamo – chiude – di poter riprendere presto a pieno regime”.
Brescia, 11 ottobre – Due soli punti. È quanto è mancato ad Active Sport per conquistare la prima edizione del Campionato regionale a squadre di tennis in carrozzina, ospitato dall’associazione bresciana sui campi del Tennis Forza e Costanza. Per chiudere i giochi sarebbe bastato conquistarli nel secondo singolare con capitan Ivano Boriva, invece la vittoria non è arrivata e il titolo è finito meritatamente nelle mani della Canottieri Baldesio di Cremona, capace di confermare i pronostici della vigilia. Fra le quattro formazioni lombarde in gara a Brescia i favoriti erano loro, e l’hanno dimostrato anche nel 2-1 imposto in finale ai padroni di casa, partiti meglio ma poi agganciati e superati. Già, perché il primo punto di giornata era stato di un ottimo Edgar Scalvini, che nella sfida fra numeri uno contro Giovanni Zeni l’ha spuntata per 6-1 4-6 10/5, lasciandosi sfuggire un secondo set combattuto ma poi controllando il tie-break decisivo, condotto addirittura per 9-1 e poi chiuso al quinto match-point. Tuttavia, proprio in quei minuti sul campo accanto prendeva forma la bella rimonta di Dario Benazzi, che contro Boriva è stato costretto a cancellare l’1-6 del primo set e poi uno svantaggio di 4-1 nel tie-break finale. Ma proprio quando il tanto pubblico presente iniziava ad annusare il successo del team locale, Benazzi ha risalito la corrente e ha agganciato Boriva sul 6-6, lanciando un finale infuocato. Lo splendido punto che portava il brsciano sull’8-7 pareva decisivo, invece sarebbe rimasto l’ultimo del suo match, col rivale bravo a vincere gli ultimi tre (compreso un preziosissimo ace sull’8-8) e a imporsi per 1-6 6-4 10/8.
A quel punto è stato di nuovo determinante il doppio, come già in entrambe le semifinali del sabato. Ne è nata un’altra sfida lunga e combattuta, che ha incoronato Benazzi e Zeni con un doppio 6-4. Decisiva la seconda metà di entrambi i set: la coppia di Active Sport, composta da Boriva e Scalvini, ha condotto per 4-3 nella prima frazione e addirittura per 4-2 nella seconda, ma nei momenti cruciali la tattica dei rivali ha pagato. La coppia cremonese, coordinata in panchina dal capitano Roberto Bodini e dal team manager Alceste Bartoletti, ha abbassato il ritmo degli scambi provando esclusivamente a limitare gli errori, ed è riuscita a vincere di slancio gli ultimi quattro game del match, conquistando il titolo regionale. “Come prima edizione – ha detto Walter Schmidinger, consigliere regionale Fit deputato all’attività del tennis in carrozzina – non potevamo chiedere di meglio. Abbiamo vissuto una due giorni intensa, con incontri di alto livello e un’organizzazione perfetta. Lavoreremo per rendere questo evento sempre più importante e frequentato”. Soddisfatti anche gli organizzatori, guidati dal presidente di Active Sport Marco Colombo: “Nonostante la sconfitta – ha detto – siamo contentissimi di come è andata. Organizzare un torneo così, di questi tempi, non era affatto scontato. Grazie a chi ci è stato vicino, dagli sponsor a tutte le persone che hanno collaborato. È anche grazie a loro che Active Sport continua a confermarsi in primo piano a livello nazionale nello sport in carrozzina”.
RISULTATI Finale campionato regionale a squadre tennis in carrozzina Canottieri Baldesio Cremona b. Active Sport 2-1 Edgar Scalvini (A) b. Giovanni Zeni (C) 6-1 3-6 10/5, Dario Benazzi (C) b. Ivano Boriva (A) 1-6 6-4 10/8, Benazzi/Zeni (C) b. Boriva/Scalvini (A) 6-4 6-4.
Brescia, 10 ottobre – Da una parte i padroni di casa dell’Active Sport, dall’altra i favoriti della vigilia della Canottieri Baldesio di Cremona. La prima giornata della nuova Final Four dei campionati regionali lombardi di tennis in carrozzina ha confermato i pronostici, consegnando un posto in finale alle due formazioni più attrezzate. A Brescia, sui campi di via Signorini del Tennis Forza e Costanza, è stato un sabato lungo e intenso, con due semifinali decise solamente al doppio, dopo l’1-1 dei singolari. La più combattuta si è giocata sul Campo 5, dove il team di Active Sport si è imposto sui “cugini” della Special Bergamo Sport, per la gioia dei tanti atleti accorsi a sostenere i compagni. Il primo punto di giornata l’ha firmato Edgar Scalvini, obbligato agli straordinari da Erick Trovesi. Il bresciano sembrava avere il match in pugno quando dopo aver vinto il primo set ha avuto a disposizione la chance di portarsi sul 3-0 nel secondo, ma da quel momento in poi il rivale ha limitato gli errori ed è tornato prepotentemente nel match, trascinandolo al terzo set (sostituito nella competizione da un long tie-break a 10 punti). Lì Scalvini non ha fatto scherzi, ha riorganizzato le idee e ha dominato fino al 6-4 3-6 10/4 finale, siglando l’1-0. Un vantaggio che però non è durato a lungo, perché nel secondo singolare un Alberto Saja sottotono non è riuscito a dar seguito agli ottimi risultati delle ultime settimane, arrendendosi in due set alla freschezza e alla rapidità di un ottimo Paolo Cancelli, a segno per 6-3 6-4.
A decidere la sfida è stato quindi il doppio: Active ha deciso di affiancare a Scalvini l’enorme esperienza di capitan Ivano Boriva, mentre i bergamaschi hanno puntato su Trovesi e su Michele Mordenti, lasciando fuori a sorpresa Cancelli. Una scelta che non ha pagato: la coppia bresciana ha mostrato da subito un miglior feeling e nei punti decisivi ha fatto la differenza, chiudendo per 6-4 6-2 e conquistando la finale. Se la giocheranno domenica mattina contro la Canottieri Baldesio, a segno per 2-1 sull’Osha-Asp di Como. La sfida si era aperta a favore dei comaschi, grazie al successo di Diego Amadori su Dario Benazzi (6-4 6-1), ma poi è arrivata l’ora di Giovanni Zeni, e l’incontro ha cambiato volto. L’esperto giocatore lombardo, numero 8 della classifica nazionale, prima ha lasciato un solo game a Mauro Curioni, e poi ha spalleggiato Benazzi nel successo in doppio su Amadori/Curioni. Decisivo il primo set: Zeni e Benazzi l’hanno vinto al tie-break e poi hanno dominato il secondo, chiudendo con il punteggio di 7-6 6-2. Domenica, a partire dalle 9, saranno loro i favoriti per conquistare la corona regionale. Ma Active Sport, anche in virtù di una panchina lunga, ha tutte le carte in regola per puntare al bottino pieno.
RISULTATI Semifinali campionato regionale a squadre tennis in carrozzina
Active Sport b. Special Bergamo Sport 2-1 Edgar Scalvini (A) b. Erick Trovesi (S) 6-4 3-6 10/4, Paolo Cancelli (S) b. Alberto Saja (A) 6-3 6-4, Boriva/Scalvini (A) b. Mordenti/Trovesi (S) 6-4 6-2.
Canottieri Baldesio Cremona b. Osha-Asp Como 2-1 Diego Amadori (O) b. Dario Benazzi (C) 6-4 6-1, Giovanni Zeni (C) b. Mauro Curioni (O) 6-1 6-0, Benazzi/Zeni (C) b. Amadori/Curioni (O) 7-6 6-2.
La presentazione delle finali del Campionato regionale a squadre di tennis in carrozzina
Brescia, 8 ottobre – L’emergenza sanitaria ha reso impossibile lo svolgimento dell’edizione 2020 del Camozzi Open – Memorial Cav. Attilio Camozzi, l’evento internazionale di tennis in carrozzina che rappresenta il fiore all’occhiello dell’intera attività di Active Sport, ma il direttivo dell’associazione bresciana non è rimasto a guardare. Tutt’altro: ha colto al volo la nascita del nuovo Campionato regionale a squadre, ideato dal Comitato lombardo della Fit e promosso dal consigliere Walter Schmidinger, per ospitarne la Final Four, che arriverà al Tennis Forza e Costanza di via Signorini sabato 10 e domenica 11 ottobre. Un bel segnale per dimostrare che malgrado tutte le difficoltà del caso, Active Sport è più viva che mai, pronta a riportare il tennis agonistico in città e anche a giocarsi il titolo regionale. Già, perché una delle formazioni emerse dalla fase a gironi è proprio quella bresciana, che in virtù della seconda posizione nel gruppo 2 si è meritata un posto fra le migliori quattro della Lombardia. Si giocheranno l’accesso in finale contro la Special Bergamo Sport (primi classificati nel gruppo 1), in un duello apertissimo. Il team di Active Sport può guardare alla sfida con fiducia, anche in virtù delle recenti vittorie di Alberto Saja e Ivano Boriva, che nel torneo Itf di Civitavecchia hanno fatto man bassa fra i quad, conquistando singolare (Saja) e doppio. Con loro, in formazione, anche Edgar Scalvini, Marco Colombo, Rocco Brando e Grazia Lumini, tutti pronti a dare il proprio contributo .
L’altra semifinale vedrà affrontarsi i cremonesi della Canottieri Baldesio
e i comaschi della Osha-Asp, in un duello che si annuncia particolarmente
equilibrato e dal quale – classifiche dei protagonisti alla mano – uscirà la
favorita per il successo finale. Ma nelle gare a squadre gli equilibri sono
spesso più sottili che nei tornei individuali, ragion per cui tutte possono
ambire al titolo. Ogni incontro delle fasi finali prevede due singolari e un
doppio, decisivo in caso di 1-1. Le semifinali sono previste per sabato dalle
ore 9.30 su due campi (in sintetico al coperto), mentre all’indomani si
giocherà la finalissima, con i due singolari su altrettanti campi, seguiti dal
doppio. Da segnalare che l’ingresso al Tennis Forza e Costanza sarà
contingentato, secondo le vigenti disposizioni legate all’emergenza Covid-19. “Dopo
aver rinunciato al Camozzi Open a causa della pandemia – dice Marco Colombo,
presidente di Active Sport e direttore della manifestazione – cercavamo una
soluzione che ci permettesse di organizzare comunque un evento tennistico, e la
Final Four regionale ci è sembrata un’ottima occasione. Ci aspettiamo due
giorni di bel tennis, agonismo e divertimento, e siamo pronti a garantire ai
partecipanti la nostra tipica ospitalità”. Quella che ha reso il Camozzi Open
uno dei tornei più amati dai giocatori di tutto il mondo, e promette di dar
immediatamente lustro al neonato Campionato regionale.
LE FORMAZIONI IN GARA
Active Sport Edgar Scalvini (11), Marco Colombo (nc), Rocco Brando (nc), Grazia Lumini (nc), Ivano Boriva (1 quad), Alberto Saja (4 quad).
Special Bergamo Sport Erick Trovesi (43), Paolo Cancelli (nc), Michele Mordenti (nc), Claudio Filipazzi (nc), Denis Bonetti (nc).
Osha-Asp Como Mauro Curioni (25), Diego Amadori (38).
Canottieri Baldesio Cremona Giovanni Zeni (8), Dario Benazzi (28), Constantin Mircea (34).
LA FORMULA Tutti gli incontri prevedono due singolari e un doppio. Sabato, ore 9.30, semifinali: Active Sport vs Sbs Bergamo (Campo 1); O.s.h.a Asp Cantù vs Canottieri Baldesio Cremona (Campo 2). Domenica, ore 9, finale (singolari in contemporanea su due campi, a seguire doppio).
Brescia, 1 settembre – Nel 2017 si sono trovati per la prima volta insieme su un campo da tennis, quando Alberto Saja ha bussato alle porte di Active Sport e la sua idea di praticare l’handbike è stata intercettata da Ivano Boriva, direttore della scuola tennis della realtà bresciana. Proprio Boriva ha convinto Saja a dirottare le sue attenzioni sul wheelchair tennis, e a conti fatti si può dire che non poteva indirizzarlo meglio, visto che tre anni più tardi maestro e allievo si sono laureati campioni d’Italia di doppio nella categoria Quad (atleti con lesioni anche agli arti superiori), sbancando la rassegna tricolore del Centro Sportivo Orti – Circolo Saves di Alessandria. Una vittoria preziosissima, che il duo bresciano – 46 anni da Villanuova sul Clisi per Saja, 57 anni da Treviso Bresciano per Boriva – ha conquistato vincendo il girone unico, nel quale i favoriti per il titolo erano due grandissimi della disciplina come Alberto Corradi (campione d’Italia in singolare) e Marco Innocenti, già nazionali alle Paralimpiadi. Invece, il duello della prima giornata ha dato ragione a Boriva/Saja, che si sono imposti per 6-2 7-5 e all’indomani hanno completato l’opera col successo su Mauro Fasano e l’altro atleta Active Antonio Raffaele, sconfitti con un doppio 6-1. Un successo importantissimo sia per loro, che vedono premiati i tanti sforzi quotidiani sui campi da tennis, sia per Active Sport, che dopo i cinque titoli consecutivi nei Campionati italiani a squadre (2014-2018) torna a festeggiare anche negli Assoluti individuali.
Nel complesso, il bilancio della spedizione targata Active è più che positivo: Saja e Boriva sono giunti in semifinale anche in singolare, e lo stesso traguardo l’ha raggiunto nel doppio maschile Edgar Scalvini, che in coppia con Benazzi si è arreso solo ai futuri vincitori Culea/Tratter. Sempre Scalvini è giunto ai quarti anche in singolare, così come ha fatto nel femminile Roberta Faccoli, a segno all’esordio sulla compagna di squadra Grazia Lumini (al debutto in una competizione così importante) e fermata dalla leggenda azzurra Marianna Lauro, poi vincitrice. “Siamo soddisfatti di come è andata – spiega Marco Colombo, presidente di Active Sport – e anche del continuo percorso di crescita del team, a maggior ragione in una stagione particolare come questa. Dopo il lungo stop siamo ripartiti nel modo giusto e tutti hanno ben figurato. Vincere un titolo nazionale con due bresciani doc è la ciliegina sulla torta: Ivano e Alberto hanno confermato il loro valore e possono puntare alla nazionale”. Sempre in tema di risultati individuali, sono arrivate buone notizie anche dal Master finale dello Junior Wheelchair Tennis Trophy by Kinder, disputato al circolo Play Pisana di Roma. Il giovane portacolori di Active Nicola Astori ha conquistato due terzi posti: in singolare e nel doppio con l’umbro Francesco Felici. Due podi che danno energia e motivazioni a un giovane che ha sposato fin da piccolo i progetti di Active Sport, trovando una seconda famiglia che per il futuro punta forte su di lui.
Marco Colombo, presidente di Active Sport, ha ufficializzato l’annullamento del torneo, inizialmente in programma dall’11 al 14 giugno (foto GAME)
Brescia, 20 aprile – Solo un’emergenza sanitaria così devastante, dovuta al Coronavirus, poteva rallentare la crescita del Camozzi Open – Memorial Cav. Attilio Camozzi. In appena sette anni di storia l’evento bresciano di tennis in carrozzina ha fatto progressi tali da attirare a Brescia la cifra record di 23 atleti classificati tra i top 100 mondiali nel 2019. Per l’ottava edizione, purtroppo, si dovrà attendere il 2021. La cancellazione del torneo, inizialmente in programma da giovedì 11 a domenica 14 giugno sui campi di via Signorini del Tennis Forza e Costanza Brescia, è arrivata in seguito alla decisione dell’International Tennis Federation di estendere fino ad almeno il 13 luglio la sospensione dell’intero calendario degli eventi internazionali. “Per noi è un enorme dispiacere – spiega Marco Colombo, presidente di Active Sport – perché si tratta dell’evento più importante della nostra stagione, nonché di una manifestazione che vanta uno dei maggiori indici di gradimento fra tutti gli appuntamenti italiani. Rappresenta una vetrina preziosissima per l’attività sportiva e sociale che svolgiamo, e in più la macchina organizzativa era già partita da tempo, sostenendo le prime spese in vista dell’evento. Tuttavia l’eccezionalità della situazione che stiamo attraversando ci fa credere che la scelta corretta sia quella di rinunciare al torneo e spostare tutta la nostra attenzione sulle priorità legate alla salute”.
Già, perché anche se il tennis si ferma (con l’intenzione di proporre comunque un evento di natura diversa negli ultimi mesi dell’anno, a patto che l’emergenza possa risolversi in tempi utili), l’impegno di Active Sport nei confronti dei propri atleti rimane invariato, a maggior ragione in un periodo nel quale non è permesso uscire di casa per praticare attività fisica. “Non va dimenticato – continua Colombo – che per i nostri ragazzi lo sport significa innanzitutto salute e rappresenta un veicolo fondamentale per aiutarli a condurre una vita attiva. Pertanto anche in questi tempi difficili i nostri tesserati portatori di disabilità fisica, e non solo, hanno bisogno del nostro sostegno, umano ma anche economico, per la fornitura di attrezzature che possano permettere loro di svolgere attività fra le mura domestiche”. Un obiettivo, quello di garantire a tutti la possibilità di praticare sport, che Active ha inseguito fin dalla sua fondazione, datata 2009. “Anche in questi tempi difficili – dice ancora Colombo – siamo chiamati a continuare nel nostro intento, che possiamo soddisfare solamente con tanti sforzi e con l’aiuto dei nostri sostenitori”. È grazie a loro, e alle famiglie Camozzi in primis, che negli ultimi dieci anni Active Sport è riuscita a raggiungere risultati sempre più importanti, allargando i propri orizzonti a numerosi sport e a varie attività sociali, e coinvolgendo anno dopo anno un numero sempre maggiore di persone. “L’associazione ha il dovere di andare avanti, continuando a impegnarsi per il bene e la salute dei propri atleti”.
Brescia,
16 giugno 2019
– Hanno portato per la prima volta gli Stati Uniti al Camozzi Open
– Memorial Cav. Attilio Camozzi, e si sono presi i due trofei più
ambiti della manifestazione bresciana, organizzata da Active Sport. I
sorrisi sono quelli di Casey Ratzlaff, ventenne del Kansas, e di Emmy
Kaiser, 29 anni da Cincinnati (Ohio), entrambi al debutto (da prime
teste di serie) nell’appuntamento ospitato dal Tennis Forza e
Costanza, ed entrambi capaci di conquistare subito il titolo. In
ordine cronologico, il primo ad alzare le braccia al cielo è stato
Ratzlaff, numero 28 al mondo, che nella finale maschile l’ha
spuntata per 6-3 6-3 sull’eterno Martin Legner, più anziano di ben
37 anni. Una differenza che si è vista nella fisicità e nella
maggiore potenza dello statunitense, chiave di un incontro che l’ha
visto dominare gli scambi e impedire a Legner di giocare il suo
tennis, fatto di tanto talento e altrettanta tattica. L’austriaco
si augurava di poter tessere la sua solita ragnatela, invece si è
giocato ai ritmi imposti dal rivale, che ha mostrato le proprie
intenzioni scappando sul 3-0 in avvio e conquistando agevolmente il
set d’apertura, fra gli applausi del coach umbro Andrea Caligiana,
uno dei tecnici della squadra di tennis della Wichita State
University (dove Ratzlaff studia Sport management), che accompagna il
giocatore nella sua trasferta europea. Nel secondo set, invece, è
partito meglio Legner, ma dal 3-2 (e servizio) in favore del 57enne
di Tirol, il match è passato di nuovo nelle mani dello statunitense.
Prima Ratzlaff ha recuperato il break, poi ha vinto un delicato e
determinante settimo game, quindi non si è più fermato,
conquistando il suo secondo titolo stagionale in singolare, dopo
quello vinto a gennaio in California.
La premiazione del singolare femminile del Camozzi Open 2019. Successo per la statunitense Emmy Kaiser (destra) contro l’azzurra Marianna Lauro (foto Di Leo)
Dopo
il trionfo di Ratzlaff, a regalare un secondo titolo agli Stati Uniti
ci ha pensato Emmy Kaiser, a segno per 6-0 6-3 nella finale femminile
contro Marianna Lauro. La sarda sembrava avere la chance di ripetere
il successo del 2018, invece nel match più importante la sua rivale
ha sfoderato la miglior prestazione della settimana, dominando il set
d’apertura e poi contenendo nel secondo parziale i tentativi di
rientro dell’azzurra. Per Marianna, comunque, un buon torneo, che
le consegna punti preziosi in vista dell’obiettivo Tokyo 2020. A
chiudere il programma di giornata, la finale del doppio maschile, che
ha visto Legner prendersi la rivincita su Ratzlaff e conquistare il
titolo di doppio del Camozzi Open per il sesto anno di fila. In
coppia col tedesco Steffen Sommerfeld, l’austriaco ha superato
Ratzlaff e l’olandese Carlos Anker per 6-1 6-1, in un match a senso
unico sin dalle prime battute. Il duello ha visto prevalere
l’esperienza dei due veterani, e ha chiuso la miglior edizione di
sempre del Camozzi Open. Non solo per l’arrivo a Brescia di 25 Top
100 delle classifiche mondiali, da una quindicina di Paesi diversi,
ma anche per un nuovo successo su tutta la linea, impreziosito dai
due titoli finiti nelle mani dei tennisti di Active Sport: quello del
singolare Quad vinto da Antonio Raffaele, e quello del doppio Quad,
conquistato dai bresciani Alberto Saja e Ivano Boriva. Un’altra
dimostrazione della qualità del lavoro di Active Sport, non solo a
livello organizzativo.
RISULTATI
TABELLONI
PRINCIPALI
Singolare
maschile. Finale:
Ratzlaff (Usa) b. Legner (Aut) 6-3 6-3.
Singolare
femminile. Finale:
Kaiser (Usa) b. Lauro (Ita) 6-0 6-3.
Brescia,
15 giugno 2019
– Un titolo da mantenere in casa era garantito dal derby targato
Active Sport fra il viterbese Antonio Raffaele e il bresciano Ivano
Boriva, ma una finale spettacolare ha reso tutto ancora più
entusiasmante. Ad aggiungere anche la qualità, come ciliegina sulla
torta, ci hanno pensato i due protagonisti del singolare maschile
Quad, da quest’anno nel programma del Camozzi Open – Memorial
Cav. Attilio Camozzi e subito in grado di regalare una grande
soddisfazione agli organizzatori. Ad alzare al cielo il trofeo è
stato Raffaele, uno degli ultimi arrivati nella famiglia Active Sport
e soprattutto uno dei giocatori più rappresentativi nella storia del
tennis in carrozzina italiano, grazie a numerosi successi
internazionali, due presenze alle Paralimpiadi e un best ranking al
numero 7 della classifica mondiale di specialità. La finale è stata
in perfetta parità fino al 5-5, quando il laziale ha trovato
l’allungo decisivo per aggiudicarsi il primo set. Poi nel secondo
ha sfruttato la maggiore freschezza fisica, al cospetto di un Boriva
che venerdì, per conquistarsi la finale, aveva dovuto lottare quasi
tre ore e mezza contro Alberto Saja. Il 64enne di Viterbo, invece,
aveva passeggiato contro l’irlandese Coleman, conservando le energie
che gli sono servite per spuntarla per 7-5 6-2 e conquistare un
titolo Itf che, anche a causa dell’attività internazionale
ridotta, gli mancava dall’estate del 2017.
La premiazione del singolare maschile Quad del Camozzi Open. A sinistra il vincitore Antonio Raffaele, a destra Ivano Boriva (foto Di Leo)
Conquistato
un titolo, le speranze dell’Italia di prendersene un altro (nei
singolari) sono tutte nelle mani della sarda Marianna Lauro. La
39enne di Sassari, già n.11 al mondo, si è guadagnata la finale
battendo per 6-1 6-2 la svizzera Gabriela Buehler, e se vorrà
bissare il titolo del 2018 dovrà superare domenica la favorita
numero uno Emmy Kaiser, statunitense promossa grazie al 6-2 6-2
imposto alla danese Willerslev-Olsen,
poi sua compagna nella finale del doppio vinta contro Lauro/Schutte.
Nel maschile, invece, la finale sarà fra la prima testa di serie
Casey Ratzlaff, statunitense che ha lasciato la miseria di sette game
fra quarti e semifinale, e la leggenda Martin Legner, austriaco alla
sua quarta finale di singolare al Camozzi Open. Ha trionfato nel
2014, poi ha perso le due successive (2016 e 2017), ma a giudicare da
come ha maltrattato per 6-1 6-1 Ivan Tratter (unico azzurro in
semifinale) ha tutte le intenzioni di tornare a fare la voce grossa.
Curiosa la differenza d’età fra i due finalisti, separati dalla
bellezza di 37 anni: quando Ratzlaff è nato, nel 1998, Legner aveva
già vinto oltre 40 tornei internazionali. Assegnati,
nel frattempo, i titoli dei tabelloni di consolazione: nel singolare
maschile al lodigiano Giovanni Zeni, nel femminile alla bergamasca
Anna Maria Bertola, nel Quad allo spagnolo Roberto Romo Martin.
Domenica, sui campi del Tennis Forza e Costanza di via Signorini, si
parte alle ore 9, con la finale del singolare maschile che sarà
trasmessa in diretta dall’emittente È Live Brescia.TV (canale
16 del digitale terrestre in provincia, o via Facebook Live). A
seguire la finale del doppio maschile. Alle 10.30, invece, la finale
del singolare femminile sul Campo 3. Ingresso sempre gratuito.
Marianna Lauro, sassarese classe 1979, è in finale al Camozzi Open. Domenica sfiderà la statunitense Emmy Kaiser (foto GAME)
RISULTATI
TABELLONI
PRINCIPALI
Singolare
maschile. Quarti di finale:Ratzlaff
(Usa) b.Sommerfeld
(Ger) 6-1 6-3, Denayer (Bel) b. Cippo (Ita) 6-1 6-3, Tratter (Ita) b.
Garcia Vena (Esp) 6-2 6-3, Legner (Aut) b. Anker (Ned) 6-4 6-2.
Semifinali:
Ratzlaff (Usa) b.Denayer
(Bel) 6-2 6-1, Legner (Aut) b. Tratter (Ita) 6-1 6-1.
Singolare
femminile. Semifinali:
Kaiser (Usa) b. Willerslev-Olsen (Dan) 6-2 6-2, Lauro (Ita) b.
Buehler (Sui) 6-1 6-2.
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