Milano
– Sul direttissimo Milano-Roma ci erano già saliti dopo le
rispettive vittorie in semifinale. La domenica, al Tc Ambrosiano, è
servita più che altro per incoronare i vincitori degli Open BNL
lombardi e per suddividere le parti del montepremi (3.500
euro per il vincitore e 2.800 per la vincitrice). Alla fine i titoli
in questa fase regionale delle Pre-qualificazioni agli Internazionali
BNL d’Italia 2019 sono andati a Riccardo Bonadio, bravo a bissare il
successo ottenuto lo scorso anno (allora si giocava al Malaspina,
sempre a Milano), e a Camilla Scala. E pensare che Bonadio era
partito col freno a mano tirato, sotto 3-0 contro il ravennate
Michele
Vianello (si allena a Palazzolo nel centro di Renato Vavassori). Alla
fine però ha vinto lui, chiudendo col punteggio di 6-3 6-2 un match
mai veramente in discussione. “Sono partito male, è vero, ma c’era
anche un po’ di vento a disturbare”, ha detto a fine gara il
vincitore. Come a disturbare, per tutto l’arco della settimana, è
stato il maltempo: “Siamo dovuto andare a un ritmo di 70 partite al
giorno per poter recuperare e finire nei tempi”, ha detto il
direttore del torneo Andrea Villa. La pioggia caduta su Milano nei
giorni scorsi ha costretto gli organizzatori a utilizzare tutti i 13
campi in terra del club di Via Feltre, quello dove in giugno si gioca
anche il Torneo Avvenire, uno degli eventi Under 16 più importanti
al mondo. Gli iscritti totali erano 656, distribuiti nei vari
tabelloni, ‘Quarta’ (vi si accedeva soltanto tramite le varie tappe
provinciali) e ‘Terza’ compresi.
La premiazione del singolare femminile dell’Open BNL al Tc Ambrosiano; da sinistra, la vincitrice Camilla Scala e la finalista Alberta Brianti (foto GAME)
Molto
diverso, per intensità ed equilibrio, l’atto decisivo femminile, che
contrapponeva l’esperienza di Alberta Brianti, 39 anni, n.55 Wta nel
2013 (una che in carriera ha conquistato di montepremi tra le ‘pro’
oltre un milione di dollari), e la freschezza della bergamasca
Camilla Scala, 25 anni. Alla fine è stata lei a reggere meglio il
sole e il vento delle due ore e un quarto abbondante di match. La
Scala, n.676 del ranking mondiale, è andata avanti in fretta sul 5-2
prima di essere recuperata, risolvere la questione ‘primo parziale’
al tie-break, farsi riprendere nel computo dei set nel secondo e poi
archiviare la pratica nel terzo (7-6 2-6 6-2). “Non era facile oggi
– ha detto poi la vincitrice – perché c’era molto vento ed entrambe
non siamo riuscite a esprimere un bel tennis. Io però sono molto
contenta e spero di poter migliorare il risultato che avevo ottenuto
lo scorso anno proprio al Foro Italico (nel tabellone di
Pre-qualificazione era arrivata al 2° turno, ndr)”. Non solo i
Seconda categoria però, a Roma dalla Lombardia per i master
nazionali ci vanno anche gli appassionati agonisti, di Terza e di
Quarta categoria. Per i primi, promossi Federico Pavan e Alice
Pascuzzi; per gli altri, Enrico Rozzi e Serena Tibaldi in singolare,
oltre a Nicolò Nespoli, Federico Roveda, Alessia Battesini e Anna
Maria Bosio in doppio. Anche per loro… il sogno continua.
TUTTI
I RISULTATI DELLE FINALI DELL’OPEN BNL AL TC AMBROSIANO (MILANO)
Open
BNL
Finale
singolare maschile:
R. Bonadio b. M. Vianello 6-3 6-2
Finale
singolare femminile:
C. Scala b. A. Brianti 7-6 2-6 6-2
Finale
doppio maschile:
R. Bonadio / R. Sinicropi b. F. Marchetti / D. Della Tommasina 6-4
6-3
Finale
doppio femminile:
F. Prati / S. Guglielminotti b. V. Losciale / F. Arcidiacono 6-0 6-3
TERZA
CATEGORIA
Finale
femminile: Alice
Pascuzzi b. Silvia Preda 6-3 6-2.
Finale
maschile:
Federico Pavan b. Oscar Campagnani 6-4 6-1.
QUARTA
CATEGORIA
Finale
singolare maschile:
Enrico Rozzi b. Saulo Castelli 6-1 6-0
Finale
singolare femminile:
Serena Tibaldi b. Alice Maya Resmini 6-1 6-2
Finale
doppio maschile:
Nicolò Nespoli / Federico Roveda b. Gianbattista Riva / Paolo Savini
6-4 6-3
Finale
doppio femminile:
Alessia Battesini / Anna Maria Bosio b. Raffaella Trezzi / Patrizia
Nanì 6-3 2-6 10/6.
Bologna
– Dalla provincia di Padova a Roma, via Casalecchio di Reno. ‘Al
volante’ Luca Giacomini, 21 anni da Rubano, che si è garantito un
posto nelle Pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia
trionfando nell’Open BNL del Ct Casalecchio. Una sorpresa a metà,
perché se è vero che i nomi più altisonanti erano altri, è vero
anche che il patavino era accreditato della seconda testa di serie, e
dopo il forfait di Marco Bortolotti (n.1 del tabellone) era diventato
il più forte in gara. Uno status certificato dalla classifica Atp di
n.505 e confermato sulla terra battuta del club bolognese, grazie
alla cinque vittorie che gli hanno consegnato titolo, pass per Roma e
3.500 euro di montepremi. Un tris di premi strappato in finale dalle
mani del toscano Gianluca Acquaroli, che ha sognato per un set – il
primo – ma poi ha dovuto inchinarsi alla legge di Giacomini, perfetto
come nei giorni precedenti. Basti pensare che nei suoi primi quattro
match aveva lasciato le briciole a tutti, e lo stesso ha fatto con
Acquaroli fra secondo e terzo parziale, rimontando senza difficoltà
sino a spuntarla per 4-6 6-0 6-3, e regalandosi per la prima volta in
carriera un posto al Foro Italico. “È stata una finale molto
complicata – ha raccontato a caldo il vincitore -, perché Acquaroli
è un avversario molto ostico, sempre duro da battere. Ma sono
riuscito a giocare il mio miglior tennis, portandola a casa al terzo
set. Aspettative per Roma? Spero di regalarmi una bellissima
esperienza, di divertirmi e di riuscire a dare il massimo per andare
il più lontano possibile”.
Malgrado
la sconfitta in finale, Acquaroli sarà comunque in campo al Foro
Italico in singolare (il torneo emiliano era fra i pochi a portare a
Roma sia vincitore che finalista grazie ai numeri fatti registrare
nel 2018) e in doppio. A Casalecchio di Reno si è guadagnato anche
un posto per il doppio: in coppia col siciliano Claudio Fortuna,
Acquaroli ha battuto per 3-6 6-1 10/4 il duo tutto bolognese composto
da Luca Pancaldi e Fabio Mercuri. Ma a Roma non ci sarà posto solo
per i professionisti, ma anche per Terza e Quarta categoria, con i
qualificati di ogni regione in gara in un Master nazionale. Per
l’Emilia Romagna ci saranno Federico Malagoli, vincitore del
tabellone di conclusione della sezione di ‘Terza’, e i quarta
categoria Massimo Bellini (singolare), Roberto Vincenzi e Alberto
Baracchi (doppio). “Ogni anno l’Open BNL acquista sempre più
valore – ha detto Gilberto Fantini, presidente del Comitato FIT
Emilia Romagna -, come dimostra il grandissimo numero di giocatori in
gara fin dalla fase provinciale di Quarta categoria”. A Casalecchio
hanno giocato in 420. E a questi si aggiungeranno le donne, impegnate
fino a sabato 20 aprile al Club La Meridiana di Casinalbo (Modena).
Nel tabellone di doppio il titolo e la qualificazione per il Foro Italico sono andati a Gianluca Acquaroli e Claudio Fortuna (primo e secondo da sinistra), a segno in finale sul duo Pancaldi/Mercuri
RISULTATI
OPEN
Singolare
maschile. Quarti di finale:
Acquaroli b. Prevosto 7-6 6-2, Roggero b. Galvani 6-4 6-3, Licciardi
b. Tomasetto 6-4 5-7 6-2, Giacomini b. Pancaldi 6-2 6-2. Semifinali:
Acquaroli b. Roggero 6-4 6-2, Giacomini b. Licciardi 6-1 6-4. Finale:
Giacomini b. Acquaroli 4-6 6-0 6-3.
Doppio
maschile. Semifinali:
Acquaroli/Fortuna b. Dragoni/Schiavetti 6-4 6-3, Mercuri/Pancaldi b.
Tomasetto/Prevosto 4-6 6-3 10/5. Finale:
Acquaroli/Fortuna b. Mercuri/Pancaldi 3-6 6-1 10/4.
Qualificati
per Roma i finalisti del singolare e i vincitori del doppio.
TERZA
CATEGORIA
Finale:
Federico Malagoli b. Francesco Maria Missere 4-6 7-6 6-1.
Qualificato
per Roma il vincitore del singolare.
QUARTA
CATEGORIA
Finale
singolare:
Massimo Bellini b. Alberto Birolini 6-1 6-3.
Finale
doppio:
Vincenzi/Baracchi b. Gurrieri/Valentini 6-1 4-6 10/2.
Qualificati
per Roma il vincitore del singolare e i vincitori del doppio.
Bologna
–
Gli uomini al Circolo Tennis Casalecchio, le donne al Club La
Meridiana. In Emilia Romagna gli Open BNL che danno ad agonisti e
professionisti la possibilità di guadagnarsi un posto al Foro
Italico seguono le stesse rotte delle ultime due stagioni,
transitando di nuovo da Casalecchio di Reno (Bologna) e Casinalbo
(Modena). Lo fanno con sedici pass da distribuire fra giocatori di
Prima, Seconda, Terza e Quarta categoria. Si partirà con la prova
maschile nel Bolognese, al via sabato 30 marzo con i primi incontri
del tabellone di 4a
che raccoglie i vincitori delle varie tappe provinciali. E poi si
andrà sempre più in su, fino ai “pro”, attesi nel rush finale
degli ultimi 4-5 giorni (conclusione domenica 14 aprile). Lo stesso
succederà per le donne, ma con una settimana di ritardo sulla data
d’inizio e la finale in programma per sabato 20 a causa delle
festività pasquali. Entrambi gli appuntamenti metteranno in palio un
totale di otto posti per i tornei romani, dalle Pre-qualificazioni
per gli Internazionali BNL d’Italia veri e propri, ai Master di
Terza (novità) e Quarta categoria, che eleggeranno i propri campioni
nazionali durante le fasi finali del Masters 1000 e del Wta Premier
5. Dall’Emilia Romagna andranno a Roma vincitori e finalisti degli
Open di singolare, che puntano a succedere a Pietro Rondoni e Giulia
Gabba (campioni nel 2018), oltre ai vincitori dei doppi, i campioni
regionali di singolare di ‘Terza’, e quelli di singolare e doppio di
‘Quarta’. Appassionati che solo fino a qualche stagione fa
un’opportunità simile non l’avrebbero nemmeno sognata, mentre
ora possono rincorrerla a colpi di racchetta.
Se
l’accoppiata Casalecchio-Casinalbo funziona alla grande da tre
anni, il torneo femminile del Club La Meridiana – ribattezzato
Memorial Stefano Antichi – taglia addirittura il traguardo delle
cinque edizioni: segno che il club modenese è stato fra i primi in
Italia a credere nel valore del progetto ideato dalla Federtennis, e
anche a capirne la portata (diventata anno dopo anno sempre più
ampia). Basti pensare che l’intero ‘treno’ delle Pre-qualificazioni
è arrivato a coinvolgere nel 2018 oltre 15.000 giocatori da tutto lo
Stivale, offrendo agli Internazionali BNL d’Italia il record di
torneo più frequentato al mondo. Fra i tanti segreti c’è anche il
montepremi degli Open BNL, che li rende tornei particolarmente
appetibili, accoppiando un bel gruzzoletto ai posti in palio per il
Foro Italico. Fra
Quarta categoria (550 euro), Terza (880 euro) e Open, il prize money
complessivo arriva a toccare quota 14.430 euro per ogni tappa
regionale maschile, e 11.180 euro per quelle femminili. Significa
oltre 25.000 euro messi sul piatto per ogni regione, per un totale
che su scala nazionale supera abbondantemente i 400.000 euro. Cifre e
numeri di un successo che si ripete ormai da anni, e nel quale anche
l’Emilia Romagna è pronta, come sempre, a fare la propria parte.
L’EMILIA
ROMAGNA CON RACCHETTA, TERRA DI CAMPIONI
Circa
21 mila tesserati, in un totale di 260 circoli affiliati alla
Federazione Italiana Tennis e sparsi in tutti le nove province. Sono
i numeri che rendono l’Emilia Romagna una delle regioni più vive e
attive nel panorama complessivo del tennis italiano. Ad alti livelli
la regione ha portato in Italia, nell’Era Open, più Top 100 Atp e
Wta di ogni altra regione italiana, ben quattordici. Il Comitato
dell’Emilia Romagna è il braccio regionale della Federazione
Italiana Tennis: ha il compito di coordinare, supervisionare e
certificare il corretto svolgimento di tutte le attività che si
svolgono nel territorio.
Torino, 7 febbraio 2019 – Si gioca in tutta Italia, ma il Piemonte arriva prima. E mentre da Nord a Sud dello Stivale le Pre-qualificazioni per gli Internazionali BNL d’Italia si stanno articolando a livello provinciale, con in campo i Quarta categoria, nel maschile il Piemonte è già pronto per tirare le somme in chiave Foro Italico, con l’appuntamento conclusivo in programma da sabato 9 febbraio sui campi del Green Park Club di Rivoli. Prima sarà la volta dei giocatori di Quarta categoria, dopo che al termine dei tabelloni provinciali di singolare e doppio le province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli hanno eletto – fra gli oltre 450 iscritti complessivi – i loro candidati; poi dal 16 febbraio toccherà ai ‘Terza’ e dal 23 a ‘Seconda’ e Prima categoria. Insomma, ce ne sarà per tutti i gusti e tutti i livelli, ma ciò che sarà identico per tutti i protagonisti è l’obiettivo: guadagnarsi uno degli otto pass in palio per gli Internazionali BNL d’Italia. E non fa differenza se saranno quelli veri e propri – con le pre-qualificazioni romane che offriranno ai professionisti le wild card per il Masters 1000 – o quelli riservati a Terza e Quarta categoria, due master nazionali che si giocheranno nel week-end conclusivo, quando il maxi evento Atp e Wta eleggerà i vincitori dell’edizione 2019. Quello che conta è esserci, e vivere un’esperienza da campioni per la prima volta estesa anche ai classificati di Terza categoria. Nell’appuntamento regionale i “Terza” non giocheranno più soltanto per qualificarsi al tabellone successivo, ma avranno a loro volta un draw conclusivo che manderà il vincitore a Roma.
Altro
aspetto che rende i tornei molto appetibili è il montepremi, che fra
Quarta categoria (550 euro), terza (880 euro) e Open BNL in Piemonte
arriva a toccare quota 14.430 euro nel maschile e 11.180 euro nel
femminile. A
proposito di donne: in Piemonte la fase finale si giocherà al
Circolo della Stampa Sporting di Torino, dal
30 marzo al 14 aprile. Per
i tornei di Quarta e Terza categoria andranno a Roma i soli vincitori
(anche di doppio nel caso dei “Quarta”), mentre gli Open
promuoveranno anche il finalista del singolare. Il motivo? Il
Piemonte è una delle regioni a essersi meritate due posti in virtù
degli ottimi numeri fatti registrare nell’edizione precedente. Il
sogno può cominciare dunque, proprio sulla scia di un altro
torinese, quel Lorenzo Sonego che è uno dei soli tre piemontesi
capaci nella
storia di entrare fra i primi 100 della classifica Atp. Lui agli
Internazionali BNL d’Italia ci è arrivato direttamente, ma anche
la sua scalata al tennis che conta è partita dal Green Park, dove si
è formato e dove si allena tutt’ora. Ed è proprio agli
Internazionali che Lorenzo si
è fatto conoscere al grande pubblico per la prima volta. Magie del
Foro Italico.
IL
TENNIS IN PIEMONTE: IN 25.000 CON LA RACCHETTA
Con
circa 25 mila tesserati (dato aggiornato al dicembre 2018), il
Piemonte è una delle regioni italiane col maggior numero di
praticanti, che spaziano dai professionisti agli amatori del circuito
Fit-Tpra. Ad accoglierli un totale di ben 262 circoli e società
affiliati alla Federazione Italiana Tennis sparsi sul territorio e
ramificati nelle otto province. Il Comitato Piemontese è il braccio
regionale della Federazione Italiana Tennis, ha il compito di
coordinare, supervisionare e certificare il corretto svolgimento di
tutte le attività che si svolgono nel territorio della regione.
Iseo, 23 dicembre – La sua seconda apparizione al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst aveva l’aria di un percorso minato, perché il tabellone parlava chiaro: per puntare a vincere il torneo, Luca Vanni doveva battere uno via l’altro i tre giocatori di classifica più alta in gara: Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e Paolo Lorenzi. Sembrava un traguardo irraggiungibile, invece è diventata una possibilità quando Vanni ha fatto fuori i primi due fra quarti e semifinale; e poi una dolce realtà quando Paolo Lorenzi ha spedito in corridoio l’ultimo diritto di una finale tutta toscana, consegnando al 33enne di Foiano della Chiana (Arezzo) il 5-4 5-3 che gli ha permesso di festeggiare un titolo decisamente inatteso. Basti pensare che nel 2012 la presenza al PalaIseo (provincia di Brescia) del ‘gigante buono’ era passata quasi inosservata, mentre sei anni più tardi l’ultima cartolina della miglior edizione di sempre è stata proprio quella del suo sorriso. Sempre accompagnato dalla pioggia di ace che ha reso Vanni inattaccabile al servizio. Si è capito da subito che era intenzionato a fare sul serio, quando ha beffato il debuttante Sonego con due tie-break, e poi ha fatto ancora meglio contro Berrettini, punendo (con altri tre tie-break, 5-4 4-5 5-4) i pochi errori del 22enne laziale, n.54 Atp e favorito della vigilia. Nella finale contro Lorenzi nemmeno la stanchezza è stata un fattore: Paolo (che peraltro in precedenza aveva lasciato soli tre game a Gaio) era a riposo da quasi tre ore, mentre Vanni si è trovato costretto a tornare in campo a una cinquantina di minuti dalla durissima semifinale, ma anche in questo caso il migliore è stato lui fin dall’inizio.
Luca Vanni – Foto Felice Calabro’
Come nei duelli precedenti, a decidere il vincitore sono stati pochissimi momenti, che Vanni è stato abile a sfruttare a dovere. Nel primo tie-break Luca ha vinto addirittura sette punti consecutivi dallo 0-1, mentre nel secondo set l’ex n.33 del mondo ha salvato un primo match-point sul 2-3, ma è stato costretto ad arrendersi due game dopo, quando l’ennesimo forcing di Vanni è andato a buon fine, permettendogli di confermare il suo buon feeling con Brescia, dove nel 2016 aveva conquistato il torneo Challenger del San Filippo. Comunque da applausi anche il torneo di Lorenzi, che ha dimostrato di nuovo il suo splendido attaccamento al Memorial: il senese è atterrato a Malpensa solo sabato pomeriggio, di ritorno dalla Florida (dove risiede e nelle ultime settimane si è allenato in vista del 2019), e un paio d’ore più tardi era già a Iseo, in campo ad allenarsi come se nulla fosse. “Questo torneo è paragonabile a un Challenger di alto livello – ha detto col trofeo in braccio un emozionato Luca Vanni – a partire dall’ospitalità e dalla gentilezza con le quali veniamo accolti noi giocatori. È un onore aver vinto qui”. Felici anche gli organizzatori, guidati da Andrea Agazzi: “Ringrazio di cuore tutti gli sponsor – ha detto -, senza i quali il torneo non sarebbe possibile, così come senza le tantissime persone che collaborano con noi. Essere arrivati a quota dieci edizioni è un traguardo importante, ma non ci accontentiamo. Guardiamo avanti e proveremo a migliorarci ancora, mettendocela tutta come sempre”. Una promessa che in riva al Lago d’Iseo viene mantenuta ogni anno.
I RISULTATI DAI QUARTI DI FINALE
Quarti di finale: Lorenzi b. J. Berrettini 5-4 5-3, Gaio b. A. Arnaboldi 5-4 4-2, Vanni b. Sonego 5-4 5-4, M. Berrettini b. F. Arnaboldi 4-5 4-1 5-4. Semifinali: Lorenzi b. Gaio 4-1 4-2, Vanni b. M. Berrettini 5-4 4-5 5-4. Finale: Luca Vanni b. Paolo Lorenzi 5-4 5-3.
Iseo, 22 dicembre – I due Berrettini, i due Arnaboldi, più Paolo Lorenzi, Lorenzo Sonego, Luca Vanni e Federico Gaio. Dopo una prima giornata ricca di equilibrio e di incontri di alto livello, la decima edizione del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst conosce i nomi degli otto protagonisti del gran finale di domenica, quando a partire dalle 9.30 del mattino scoccherà l’ora dei big, tutti impegnati uno dopo l’altro sul Centrale del PalaIseo (provincia di Brescia). Ad aprire il programma il duello fra Andrea Arnaboldi e il campione del 2016 Federico Gaio, seguito (alle 10.30) dall’atteso esordio di Matteo Berrettini, numero 54 del mondo e grande protagonista dell’ultima stagione, che l’ha visto conquistare il suo primo titolo Atp. Dall’altra parte della rete il 22enne romano troverà Federico Arnaboldi, cugino di Andrea, nonché uno dei due promossi della prima giornata, con tanto di sorpresa nel turno decisivo che valeva la qualificazione. Le classifiche Fit davano come favorito Alessandro Dragoni, che in precedenza aveva battuto Manuel Massimino, invece il privilegio di affrontare una delle stelle del tennis italiano se l’è guadagnato proprio Arnaboldi, ragazzo dai trascorsi prestigiosi (nel 2016 ha vinto il Torneo Avvenire di Milano, uno degli appuntamenti under 16 più importanti al mondo) che sta provando a emergere fra i professionisti. Le qualità, da qualche tempo forgiate in provincia di Bergamo da coach Fabrizio Albani (guida anche del cugino Andrea), ci sono e si sono viste nel successo in rimonta su Dragoni, battuto per 2-4 4-0 5-3. Dopo un primo set favorevole al rivale, il 18enne di Cantù ha alzato il livello, ha dominato il secondo set e ha trovato lo strappo decisivo sul 3-3 del terzo, grazie a un errore a campo aperto dell’avversario.
Federico Arnaboldi – foto Felice Calabrò
L’altro giocatore passato dalle qualificazioni è Jacopo Berrettini, fratello minore di Matteo, n.426 Atp e prima testa di serie del tabellone iniziale. Il 20enne laziale si è guadagnato il duello col campione in carica Paolo Lorenzi, battendo prima Riccardo Mascarini (4-1 5-4) e poi spuntandola in un duello apertissimo contro il 18enne bresciano Gabriele Bosio. Dopo aver battuto Mattia Bellucci con un doppio 4-1, Bosio ha obbligato Berrettini a tirar fuori il suo miglior tennis, costringendolo prima al set decisivo e poi riagguantandolo quando il laziale ha tentato la fuga, salendo 2-1 e servizio nel terzo. Ha recuperato immediatamente il break e ha fatto sentire ai presenti il profumo della sorpresa, ma Berrettini Jr non si è lasciato intimorire. Con un gran game di risposta si è preso un nuovo break, sul 3-2 non ha tremato e ha chiuso per 4-2 2-4 4-2, raggiungendo il fratello nella seconda giornata. Completa l’elenco dei quarti di finale, non prima delle 12.30, la sfida Sonego-Vanni. Dalle 14.30 le semifinali, alle 16 l’evento “Gioca con il campione”, aperto a tutti coloro che vogliono scambiare qualche palla con i big. Alle 17.30 la finale (ingresso gratuito). Ulteriori informazioni su www.palaiseo.it, sulla relativa pagina Facebook (PalaIseo) o su quella dedicata al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo CST.
I RISULTATI
Qualificazioni. Primo turno: Mascarini b. Pozzi 5-4 4-2, Massimino b. Savoldi 4-2 5-3. Secondo turno: J. Berrettini b. Mascarini 4-1 5-4, Bosio b. Bellucci 4-1 4-1, Arnaboldi b. Scainelli 4-1 4-2, Dragoni b. Massimino 2-4 4-2 4-1. Turno decisivo: Jacopo Berrettini b. Gabriele Bosio 4-2 2-4 4-2, Federico Arnaboldi b. Alessandro Dragoni 2-4 4-0 5-3.
Iseo, 21 dicembre – Lo si potrebbe chiamare l’uomo dell’ultimo minuto. Nel 2017 era stato uno dei protagonisti a rispondere presente in extremis al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst, e dodici mesi dopo Andrea Arnaboldi ha fatto lo stesso, contribuendo ad alzare ancora il tasso tecnico della decima edizione del rodeo Open del PalaIseo (provincia di Brescia). Una notizia ancor più preziosa dato lo sfortunato forfait di Alessandro Giannessi, costretto a rinunciare al torneo a causa di un problema muscolare. Fuori un big, dentro un altro, numero 181 del mondo, semifinalista nella scorsa edizione e pronto a dare del filo da torcere a tutte le altre stelle in arrivo a Iseo: Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego, Paolo Lorenzi, Luca Vanni, Federico Gaio e Jacopo Berrettini. I primi cinque saranno in campo da domenica mattina alle 9.30, quando scatteranno gli incontri dei quarti di finale, uno dopo l’altro sul Campo Centrale, mentre Jacopo Berrettini, di due anni più giovane del fratello Matteo, esordirà già sabato, insieme ad altri nove giocatori a caccia dei due posti liberi per la giornata conclusiva. Da segnalare il “taglio” alla classifica nazionale di 2.4, con un paio di giocatori rimasti fuori per questioni anagrafiche (il regolamento prevede che a parità di classifica vengano privilegiati gli atleti più giovani). Ne consegue che tutti i giocatori in gara nella prima giornata saranno under 21, fra i quali anche due bresciani, Gabriele Bosio e Alessio Savoldi, entrambi classe 2000.
“Stiamo rifinendo gli ultimi dettagli – spiega Andrea Agazzi, ideatore e direttore dell’evento -, così che i giocatori possano trovare le migliori condizioni possibili. La gran parte dei protagonisti sarà con noi già da sabato pomeriggio, e non vediamo l’ora di accoglierli. Mi aspetto una prima giornata con incontri di altissimo livello, viste le classifiche e le età dei partecipanti. Da parte nostra è tutto pronto: ora la parola passa al campo”. Sabato sono previsti un totale di otto incontri, con i due turni decisivi in programma dalle 15 sul Campo Centrale. Ad attendere i qualificati ci saranno le prime due teste di serie, Paolo Lorenzi e Matteo Berrettini. Il primo, al rientro in Italia dopo aver svolto la preparazione per il 2018 in Florida, torna a Iseo dopo la doppietta 2015-2017, per tentare un tris mai riuscito a nessuno; il secondo, n.54 Atp, chiuderà in riva al Lago la sua miglior stagione in carriera, e ha intenzione di farlo con un altro sorriso. Ulteriori informazioni sul sito www.palaiseo.it, sulla relativa pagina Facebook (PalaIseo) e su quella dedicata al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo CST.
IL PROGRAMMA
Sabato 22 dicembre: turni di qualificazione, a partire dalle 9.30. Domenica 23 dicembre: quarti di finale, dalle ore 9.30. Ore 14.30: prima semifinale, a seguire seconda semifinale. Ore 16: prova a giocare con i campioni. Ore 17.30: finale e premiazioni. Ingresso gratuito.
È nato a Milano, il 27 dicembre 1987, ma è cresciuto e risiede a Cantù, in provincia di Como. Attualmente numero 181 del ranking ATP, in carriera ha vinto 7 tornei Futures e quest’anno ha raggiunto la sua prima finale a livello Challenger, sul cemento di Portorose, in Slovenia. Vincitore di quattro partite nel circuito Atp, è stato n.153 del mondo nel 2015, anno della qualificazione agli Internazionali d’Italia e del secondo turno al Roland Garros. Proprio nelle qualificazioni dello Slam parigino ha vinto il match di tre set più lungo (sia per minuti sia per game disputati) nella storia del tennis, battendo il francese Pierre-Hugues Herbert per 6-4 3-6 27-25, dopo 4 ore e 30 minuti di gioco. Da anni si allena a Zingonia (Bergamo) sotto la guida di Fabrizio Albani, ed è alla sua seconda apparizione al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo CST.
10 ANNI DI GRANDE TENNIS E PURA PASSIONE
Giunto alla decima edizione, il Memorial Carlo Agazzi è un gioiello del calendario Fit nazionale. Nasce nel 2009, quando la famiglia Agazzi e il giudice arbitro Paolo Fedele decidono di dare il via a un evento in memoria di Carlo, grande appassionato e primo tifoso del figlio Andrea. Dopo due edizioni sull’erba naturale di Casalicolo, vinte da Uros Vico e Marco Pedrini, nel 2011 si cambia data, spostandosi in inverno al Cs Rigamonti (titolo al bergamasco Falgheri). Nel 2012 la svolta, con l’approdo al Palaiseo e la prima delle due vittorie consecutive di Flavio Cipolla. Nel 2014 la miglior edizione di sempre, con in gara due azzurri di Coppa Davis: Andreas Seppi e Paolo Lorenzi. Ha vinto il primo, ma il secondo non è stato a guardare, tornando per prendersi il titolo nel 2015 e facendo poi il bis nel 2017. Nel 2016, invece, successo per Federico Gaio.
Iseo, 17 dicembre – Top 100 del presente e tanti big del tennis italiano in campo già da domenica mattina, per un torneo che promette spettacolo sin dalla giornata inaugurale di sabato. Man mano che i giorni passano cresce l’attesa per la decima edizione del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst, che per festeggiare il decennale ha deciso di calare un asso dopo l’altro, costruendo un appuntamento da record. Sabato 22 e domenica 23 dicembre saranno presenti a Iseo (provincia di Brescia) Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego, Paolo Lorenzi, Luca Vanni, Federico Gaio e Jacopo Berrettini (mentre non ci sarà Alessandro Giannessi, messo k.o. da uno stiramento muscolare): gente abituata a giocare solo a livello internazionale, ma che per un week-end infiammerà il Centrale del PalaIseo, insieme a tanti altri ottimi giocatori in gara già nella prima giornata. È questa una delle principali differenze con le edizioni passate: al sabato si è sempre visto del bel tennis, ma stavolta il livello sarà ancora più elevato, con tanti talenti (il cut-off sarà alla classifica nazionale di 2.4) a caccia di un posto per la giornata conclusiva, dove potranno confrontarsi con le star dell’evento. Sarà così fin da domenica mattina, coi quarti di finale uno via l’altro a partire dalle 9.30, seguiti da semifinali e finale. Il messaggio che passa è chiaro: ci sarà davvero da leccarsi i baffi già dai primissimi incontri di giornata, in un Centrale allestito con ancora più attenzione rispetto al passato.
Lorenzo Sonego (foto Milesi)
Non poteva essere altrimenti visto che nella struttura a pochi passi dal lago arriverà una lunga schiera di big del nostro tennis, che dopo aver scoperto il Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst hanno detto “sì” più che volentieri, sia per puntare al successo che nel 2017 fu di Paolo Lorenzi (come due anni prima), sia per partecipare all’evento “Gioca con i campioni”. Come da tradizione si svolgerà fra semifinali e finale, con le stelle in campo a scambiare qualche palla con i ragazzi della scuola tennis del PalaIseo e con chiunque lo desideri. “Far interagire i campioni con gli aspiranti tennisti – ha spiegato Margherita Mussio, organizzatrice dell’evento col marito Andrea Agazzi – è uno dei punti fermi del nostro torneo. Recentemente ci è capitato di ricevere e-mail di qualche adulto interessato all’opportunità: chissà che non possa diventare lo spunto per creare in futuro qualcosa di ancora più accattivante”. Altro punto fermo l’ingresso gratuito, ideale per regalare a tutti gli appassionati uno spettacolo che migliora anno dopo anno. Ulteriori informazioni al sito www.palaiseo.it, sulla relativa pagina Facebook (PalaIseo) o su quella dedicata al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo CST.
10 ANNI DI GRANDE TENNIS E PURA PASSIONE
Giunto alla decima edizione, il Memorial Carlo Agazzi è un gioiello del calendario Fit nazionale. Nasce nel 2009, quando la famiglia Agazzi e il giudice arbitro Paolo Fedele decidono di dare il via a un evento in memoria di Carlo, grande appassionato e primo tifoso del figlio Andrea. Dopo due edizioni sull’erba naturale di Casalicolo, vinte da Uros Vico e Marco Pedrini, nel 2011 si cambia data, spostandosi in inverno al Cs Rigamonti (titolo al bergamasco Falgheri). Nel 2012 la svolta, con l’approdo al Palaiseo e la prima delle due vittorie consecutive di Flavio Cipolla. Nel 2014 la miglior edizione di sempre, con in gara due azzurri di Coppa Davis: Andreas Seppi e Paolo Lorenzi. Ha vinto il primo, ma il secondo non è stato a guardare, tornando per prendersi il titolo nel 2015 e facendo poi il bis nel 2017. Nel 2016, invece, successo per Federico Gaio.
MEMORIAL CARLO AGAZZI – TROFEO CST: SEI BIG PER UN’EDIZIONE DA SOGNO
MATTEO BERRETTINI (Classe 1996, numero 54 ATP)
È nato a Roma, il 12 aprile del 1996. Cresciuto sotto la guida del suo attuale coach Vincenzo Santopadre, nell’ultima stagione il gigante laziale è diventato una delle certezze del tennis italiano, entrando nella top-100 della classifica Atp e poi salendo fino alla 52esima posizione. Merito dei tanti successi ottenuti nel circuito maggiore, su tutti il suo primo titolo Atp, a luglio sulle Alpi svizzere di Gstaad, ma anche dei piazzamenti negli Slam, in primis il terzo turno sulla terra del Roland Garros. Risultati che gli sono valsi anche un posto nella Nazionale di Coppa Davis, spingendo gli addetti ai lavori a puntare su di lui come big del tennis italiano degli anni a venire. È alla sua seconda partecipazione al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst, dopo quella del 2017. Non lasciò il segno, ma dodici mesi dopo torna da favorito numero uno.
LORENZO SONEGO (Classe 1995, numero 108 ATP)
È nato a Torino, l’11 maggio del 1995. La sua carriera professionistica è iniziata piuttosto tardi, ma il piemontese ha saputo bruciare le tappe e nel 2018 è stata la bella sorpresa del nostro tennis: a inizio stagione era fuori dai primi 200 del mondo, mentre a settembre, grazie al titolo nel ricco Challenger di Genova, si è guadagnato un posto nei primi 100, salendo al numero 86. Da sempre allenato da Gianpiero “Gipo” Arbino, ha mostrato la capacità di esaltarsi nei palcoscenici più importanti, vincendo partite all’Australian Open, agli Internazionali d’Italia e allo Us Open, oltre ad aver raggiunto i quarti all’Atp 250 di Budapest, dove ha battuto l’ex numero 7 del mondo Richard Gasquet. È all’esordio al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst.
PAOLO LORENZI (Classe 1981, numero 110 ATP)
È nato a Roma, il 15 dicembre del 1981, da genitori toscani. Cresciuto a Siena (dove risiede), è uno degli amici storici del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst, disputato per tre volte e vinto nelle ultime due partecipazioni: nel 2015 e nel 2017. Attualmente numero 110 della classifica mondiale, nel 2016 il toscano ha vinto un titolo Atp a Kitzbuhel, mentre l’anno seguente si è arrampicato fino alla posizione numero 33, grazie a una lunga serie di risultati di spessore. Nel 2018, invece, si è fatto notare a livello Challenger, categoria nella quale è fra i più titolati di tutti i tempi. Grazie ai successi a Cordenons e Sopot (Polonia) è salito a 21 titoli in carriera, alle spalle di soli due giocatori, avvicinando anche le 400 vittorie in carriera nella categoria.
LUCA VANNI (Classe 1985, numero 162 ATP)
È nato a Castel del Piano, in provincia di Grossetto, il 4 giugno del 1985. In carriera ha vinto cinque titoli Challenger, compreso quello di Samarcanda (Uzbekistan) lo scorso maggio, e ben sedici Futures, ma soprattutto è arrivato in finale all’Atp 250 di San Paolo del Brasile, nel 2015. Grazie a quel risultato l’aretino ha cambiato dimensione, salendo al numero 100 della classifica Atp, disputando i tornei del Grande Slam e consolidandosi come un giocatore temibilissimo a livello Challenger. Soprannominato il “Gigante buono”, grazie ai 198 centimetri di simpatia, è alla sua seconda apparizione al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst, dopo quella del lontano 2012, nella prima edizione disputata sui campi del PalaIseo.
FEDERICO GAIO (Classe 1992, numero 229 ATP)
È nato a Faenza, in Emilia Romagna, il 5 marzo 1992. Il suo è uno dei volti noti del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst, dove ha vinto nel 2016 ed è arrivato in finale l’anno successivo, battuto solo da Lorenzi. Numero 229 della classifica Atp, da under 18 è stato una delle più grandi promesse del tennis azzurro, arrivando in finale al Trofeo Bonfiglio di Milano, gli Internazionali d’Italia juniores. Da “pro”, invece, ha vinto due tornei Challenger, entrambi nel 2016, e nove Futures, spingendosi fino al numero 146 della classifica mondiale, suo best ranking. Allenato da Enrico Casadei, quest’anno è arrivato in finale al Challenger di Padova e si è qualificato per lo Us Open, dove ha combattuto ad armi pari col belga David Goffin.
JACOPO BERRETTINI (Classe 1998, numero 431 ATP)
È nato a Roma, il 27 novembre 1998. Fratello minore di Matteo, si allena insieme a lui alla nuovissima Rome Tennis Academy e nel 2018 è stato protagonista di un incredibile balzo avanti in classifica. Grazie ai successi nei tornei Futures di Reggio Emilia e Sion (Svizzera), e alle prime vittorie nell’Atp Challenger Tour, da gennaio a dicembre il ventenne laziale ha scalato quasi 700 posizioni, fino ad arrivare all’attuale numero 431, suo best ranking. È uno dei migliori prodotti della Next Gen italiana, ed è allenato dall’ex top-100 Flavio Cipolla, due volte campione del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst (2012, 2013). Per il biondo romano, invece, sarà la prima apparizione sui campi del PalaIseo.
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